sabato 17 agosto 2013

Ipercubo dixit

"Non è così semplice aprire un blog senza fare un post d'apertura".
Immaginiamolo col meme di Boromir di sfondo e abbiamo un sommario ma fedele ritratto dell'attuale stato d'animo in cui mi trovo. Prima di imbatterti nella lettura ricorda: it's dangerous to go alone; here, take this.

Un click su Blogger ed è fatta: aprire un blog è cosa comune, quasi una tappa obbligata nella vita del tipico ragazzo post '90. Aprirlo e continuarlo per più di una settimana o una decina di post è sfida che solo in pochi sprovveduti accettano. Alimentarlo di contenuti più o meno sensati è un traguardo che meriterebbe ben più dell'infima gloria che internet concede (no, AdSense che genera manciate di centesimi non è un buon premio, Google, ma apprezzo lo sforzo, accetto l'offerta e vado avanti).

Ma aprire un blog senza un post d'apertura? Impossibiru. Altro meme, quello col giappo in sfondo, spuntano dalle fottute pareti.
Non credo esistano blog senza un post d'apertura: chi si descrive, chi parla degli obiettivi, chi delle motivazioni che l'hanno portato al click di cui sopra.

Ma tutto questo è limitato, sembra un urlo di aiuto di una pulce sulla superficie di Betelgeuse. So che è una stella e quindi il paragone non ha senso, ma non mi illudo che un ipotetico fisico mi ritenga degno di attenzione a tal punto da evidenziare l'incongruenza. In fondo ai suoi occhi sono un cubo, banale cubo, se poi è fan di Minecraft apriti cielo.

Insomma, perché questo post di apertura? Ma perché se non si comincia non si continua, se non si continua non si finisce e se non si finisce non ci si può dedicare ad altro. Insomma, questo è l'inizio della fine, mettiamolo nero su bianco (ops, bianco su nero) prima che mi si accusi di mire espansionistiche inopportune.

Se sei arrivato a questo sesto paragrafo ho una buona notizia per te: hai sbloccato l'obiettivo "Leggere una serie di supercazzole per prendere tempo".
Siccome però come nella serie il cui stile cerco di riprendere, ovvero i vari -monogatari (avrò tempo di parlarne), qualcosa di sensato fra un nonsense e uno sproloquio va detto, ecco un elenco di cosa non mi aspetto da questo blog:
-che abbia migliaia di visite al giorno...dai, facciamo decine...al mese...
-che AdSense mi faccia guadagnare milioni
-che le mie doti di scrittore migliorino (orgoglioso detentore di un 9/15 nella prima prova di maturità!)
-che la ragazza dei miei sogni esista e mi voglia incontrare
-che qualcuno proponga in Senato la mozione per la salvaguardia degli Ipercubi
-che qualcuno mi dica che le frasi non si iniziano con che

Messo in luce questo e avendo la possibilità di editare i post per fare simpaticissime aggiunte, se qualcuno è arrivato in fondo perdendo preziosissimi minuti che poteva spendere su Candy Crush failando al livello 57 (numero a caso haters del F2P, non sparate tengo famiglia di ipercubetti D:) beh, una spiegazione la devo.
Immaginami (sì dico a te *ziosam.jpg*) come un ragazzo, non geometrico, che abbia voglia di fare discorsi inutilmente articolati ma non ne abbia occasione; discorsi dal banale esaltare il gioco di turno ad un molto meno mainstream chiedersi quale sia la propria serie di regole morali autoimposte. A voce? Ammettendo che gli ipercubi abbiano la bocca (argh, non sarebbero più regolari!), nemmeno la loro evolutissima civiltà ha ancora raggiunto il grado espressivo e la dialettica della Fondazione descritta da Asimov nella sua più celebre saga.
Quindi come fare? Ma con un blog, pulito dentro e bello fuori! Mica tanto eh, ma l'HTML non s'impara a scuola, un po' come l'inglese e l'italiano. [/CRITICHEALLASOCIETA]

Quindi, quindi...tutto questo walltext per il classico "voglio parlare di tutto perché sono aperta spero di non tendiarvi alla prossima *smack*" bimbominkiesco, nonché esilarante post d'apertura? Sì e no, se come ci dice una nota pubblicità l'attesa del piacere è il piacere stesso, e se come dice la descrizione del blog questo nasce per egoismo, allora l'attesa del punto finale è essa stessa il piacere. CVD, Pitagora mi fa le pippe.

Indi per cui non facciamoci illusioni: questo blog è tutto fumo e niente arrosto, è quello che vuole essere e se sei arrivato fino in fondo (no, saltare le righe non conta, 20 punti in meno a Serpeverde!) è ormai palese.
Ma se un giorno avrai voglia di qualche sano muro di testo su argomenti random o di controllare se il cuore cubico dell'ipercubo batte ancora, codesto luogo è quello che cerchi.
Perché qui, e solo qui, vola l'ipercubo, libero dai limiti del mondo tridimensionale che ne inquadra una diversa fetta ogni istante, senza comprenderne la quintessenza di fondo.
Qui, dove volano le aquile [citazione necessaria] vola anche l'Ipercubo solitario, un essere che ama le citazioni, i nonsense, ha diversi hobby nerd, un cuore da filosofo, una mente... e l'altra no (AHAHAHAH ti aspettavi qualcos'altro, divertirsiconpoco.wav).

E' tempo di riprendere il volo, ho superato i limiti della decenza e dell'indecenza, ma soprattutto non di sole chiacchiere vive un ipercubo. Buona giornata a te inesistente lettore, se ti capitasse di ripassare di qui ricorda di portare qualche dolcetto, sai, agli ipercubi piacciono (sì, anche se ancora non abbiamo chiarito la questione della bocca).

*vola via danzando col vento e lasciando dietro di sè un pacato growl*