sabato 15 agosto 2020

Dove l'Ipercubo riprende a volare #0

È veramente complicato scrivere queste parole con intenti positivi. E siamo all'episodio 0, al pilot, di questo ipotetico diario-di-ferie che ho deciso di scrivere per me e nessun altro, alla ricerca di perlomeno una parte di me stesso.
Dicevo, è complicato. Ma probabilmente giusto nei mie confronti.
Sono stato capace di dire no al solito gruppo per ferragosto.
Sono stato capace di dire no allo stare a casa con me stesso.
Sono stato capace di dire sì ad una giornata con poche certezze e molti sconosciuti.
Sono stato capace di starci, nei momenti partecipativi ed in quelli meno.
Sono stato dentro fino all'ultimo.

Non ne nascerà nulla? Ho lasciato impressioni neutre/spiacevoli? Non sono stato "capace" come altri che percepivo in condizioni simili alle mie? Non mi sono contraddistinto? Non ho capito cosa avrei dovuto fare in certi momenti ed ho reagito con i miei comportamenti passivi?

Sicuramente. C'è stato tutto ciò. Ma me l'hanno detto, e lo so, che non riuscirò a gettarlo dalla finestra con uno schiocco di dita, forse nemmeno in mesi, forse mai. Sono io, ed ogni vittoria nonostante tutto è importante e ne sono grato. Il sentimento di malessere rimane, ma la convinzione di aver fatto la cosa giusta rimane, la fierezza di aver affrontato la giornata al meglio delle proprie forze.

Forse non saranno abbastanza e prima o poi cadrò definitivamente. Intanto, come inizio, va bene così.

To be continued...

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