domenica 30 agosto 2020

Dove l'Ipercubo riprende a volare #FINAL

Ed uscimmo a riveder le stelle.

Se riguardo a cosa avrei effettivamente fatto potevo avere dubbi, ancora di più ne avevo e ne ho tuttora su cosa farò invece una volta tornato alla quotidianità. Parlo in prima persona perché trovo scorretto a questo punto attribuire in primis il mio futuro all'aleatorietà delle cose: al netto di esse ho il potere di fare molto e di imparare finalmente a prenderle con la giusta intensità.

Da un lato risulta estremamente facile guardare alla goccia rimasta in fondo al bicchiere, sappiamo come ragiono; dall'altro, nell'ormai consueta fase di *retrospective* della giornata, per l'occasione estata agli ultimi 16 giorni, ho constatato come abbia veramente fatto molto, in molti campi, ed in particolar modo con uno sprito di proattività che forse mai ho sperimentato prima d'ora. In primis: sono stati sedici giorni. Ci sono i prossimi sedici. E probabilmente altrettanti. Non voglio chiudere le settimane, i mesi o gli anni, mettere da parte le situazioni passivamente. E non voglio...anzi, mettiamola al positivo, voglio essere fiero di come abbia trovato, con le poche risorse raccimolate da anni di patemi, la voglia di rilanciarmi, per me stesso e nessun altro.

Rimane, ahimé, la paura che la convergenza del campo attrattore da oggi, di nuovo in balia di onde non mie, riprenda a portarmi in quella tempesta fatta di persone, ruoli e mancanze che così spesso mi ha fatto soffrire. Più che paura è però una certezza che, se non oggi domani, il ciclo cercherà di ripartire, i pensieri di riproporsi. A ciò non ho una risposta, ma forse dei frammenti sì, accumulati in questo lasso di tempo e da tener presenti per tenere in rotta la barca finché non torni il sole. Perché è fortunatamente vero che è sempre tornato, fino ad ora. E che ci sono cose che voglio fare, non per la meta ma principalmente per il viaggio. Pazienza che sarà un viaggio in solitaria almeno a tratti.

A testa alta e convinto di quanto di buono ho fatto, rilancio sperando e credendo nella forza di poter fare altrettanto anche per il futuro, senza esternalizzare da me le giornate ed il controllo. Non credo sia da tutti, e non credevo fosse da me dirlo, di questo sono grato. A me.

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